Committente:
Città di Chieri
Importo Lavori:
33.677 mln €
Progettisti:
Carlo Italo Zanotti - artom & zanotti architetti associati
Stima Economica:
Ing. Ivano favaro
Collaboratori:
Laura Filliez - studi preliminari
Alba Lèon Alvarez - elaborati di progetto e post produzione
Daniel Santiago Barinas Bustos - postproduzione
Prestazioni Professionali:
Rilievo fotografico
Rilievo geometrico parziale
Studio di fattibilità in più soluzioni
Progetto preliminare
Stima economica
Video

Proposta progettuale

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Il Contesto ( I )

Area Ex Tabasso a Chieri: Da Archeologia industriale a patrimonio industriale
Il complesso Tabasso si situa ai margini del centro storico lungo la “via maestra”, ora Vittorio Emanuele, asse portante dello sviluppo urbano, compreso entro le due cerchie di mura, quella più interna della fine secolo XII ( porta di S.Antonio) e quella più esterna datata fine secolo XII (Porta di del Vajro), su cui venne inserito il bastione “della Mina” di forma a “Picca” nel corso del tardo Cinquecento. Tra fine Ottocento e primo Novecento si intensifica l’espansione degli opifici industriali e delle palazzine padronali, tra i quali il complesso Tabasso. Le origini dell’attività imprenditoriale dei Tabasso ( verso la fine dell’ottocento) coincidono con una fase di innovazione produttiva e ristrutturazione industriale, e si situano in un contesto di antica tradizione tessile del territorio chierese. Il primo corpo di fabbrica fu edificato tra il 1884 e il 1910, dotato di ciminiera e situato perpendicolarmente alla via (ora Vittorio Emanuele). Nel 1941, si ricostruisce l’opificio originario, a due piani, con orizzontamenti in voltine di laterizio e struttura metallica. 

foto satellitare

Il Contesto ( II )

Nel secondo dopoguerra, tra gli anni 1947 e 1959 avviene la più  rilevante trasformazione del tessuto edilizio: viene occupato - in toto - il sito retrostante all’edificato di primo impianto. Viene spianata l’intera collina, eliminando i vicoli che conducevano al Bastione della Mina, per consentire l’edificazione di blocchi modulari a struttura in cemento armato, di grandi luci e coperture a shed, orientate a nord, per consentire l’illuminazione degli spazi di lavoro senza luce solare diretta. Nel 1957 venne costruito il serbatoio idrico (torre piezometrica) e nel 1959 si ristrutturarono i corpi di fabbrica su via trasformandoli in un edificio continuo, in cemento armato, di impronta post-razionalista, che si contrappone, volumetricamente e tipologicamente all’edificato storico minuto, prospiciente la via Vittorio Emanuele. Con la crisi del tessile e le difficoltà economiche della proprietà, l’attività cessò negli anni novanta e la chiusura definitiva avvenne nel 1995. Nel 1999 la città di Chieri acquistò il complesso.

foto satellitare

Immigine satellitare della manifattura (Prof. Arch. Clara Bertolini Cestari)

Il progetto ( I )

La lettura storica, prima fase del percorso conoscitivo, ha evidenziato come l’area si caratterizzi per una pluralità di storie e memorie urbane.

La Strategia:

•  recuperare un immagine coerente

•  preservare l’impianto originario - depurato dai volumi ormai irrecuperabili per il pessimo stato manutentivo di strutture e finiture - particolarmente idoneo a stabilire un  rapporto equilibrato tra:  spazio collettivo , strade, piazze, socialità e tempo libero; spazio specializzato :  spazi per la cultura (il teatro e la musica, il museo interattivo della manifattura, laboratori didattici), l’impresa sociale (la fattoria urbana aeroponica), i servizi (commercio, terziario, terziario superiore, artigianato digitale), la residenza.

•  Preservare le testimonianze significative sia architettoniche che di cultura materiale e sociale.

•  Eliminare il rapporto complesso originario di chiusura morfologica tra l’area di sedime della fabbrica e l’edificato minuto (ormai in precarie condizioni strutturali) prospiciente la via Vittorio Emanuele ( barriera visiva, spaziale e  funzionale)

Percorso di accesso ai locali

Il progetto ( II )

•  Alimentare la permeabilità di spazi e funzioni, aprendo nuove visuali e ambiti spaziali di relazione con la città storica. ( le nuove piazze in sequenza: diversificate altimetricamente, dalla via Vittorio Emanuele alla grande piazza antistante il nuovo atrio di accesso all’ex manifattura, alla piazza prospiciente l’ingresso alla galleria commerciale e al nuovo parco, che amplia quello esistente.

•  Accentuare il carattere di mix funzionale e le vocazioni culturali dell’ex complesso industriale (potenziamento del polo culturale esistente: biblioteca, archivio storico della città)

•  Valorizzare la particolare posizione strategica del sito, e il suo ruolo polarizzante rispetto all’intero territorio del chierese e oltre, potenziando il ruolo di “porta”orientale dell’area metropolitana e di “porta” occidentale del sistema ambientale delle Colline Centrali (Monferrato, Langhe, Roero)

Balconata e tavolo studio

Il progetto - III

•  L’inserimento di nuove attività: culturali, produttive, commerciali, terziarie , di ristorazione e residenziali, potenzialmente attrattive non solo per la città di Chieri ma per l’area metropolitana e l’insieme del territorio chierese, incrementeranno fatalmente il flusso di persone e la movimentazione di merci e automezzi, che graviteranno sulla viabilità esistente e sui parcheggi attuali, già insufficienti. Per governare gli effetti indotti dal recupero degli spazi del complesso industriale e delle volumetrie prospicienti la via Vittorio Emanuele, il progetto prevede la creazione di un nuovo parcheggio interrato – a due livelli – con accesso dalla via F.lli Giordano e uscita sulla via Vittorio Emanuele.

•  Mantenere i luoghi della memoria collettiva e gli elementi architettonici significativi del passato (la traccia della cinta muraria ( nuovo percorso protetto in quota per raggiungere il bastione della Mina); il vecchio opificio e la sua Ciminiera, l’architettura degli edifici a Shed, la casa “Tabasso e l’edificio adiacente su via Vittorio Emanuele ( oggetto di vincolo della Soprintendenza), la presenza dei vicoli (pozzo della Mina e vicolo adiacente); la torre serbatoio

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