Ente Banditore:
Comune di Carignano (TO)
Anno:
2017
Progettisti:
Capogruppo: arch. Carlo Italo Zanotti (artom & zanotti architetti associati)
arch. Francesco Bellezza Quater
dott. arch. Adriana Carolina Perez Ruiz
Eleonora d'Alessando
Micol Doppieri
Consulenze strutture: ing. Ivano Favaro
Consulenze Impianti: ing. Michele Peradotto

Il Contesto

La scuola Enrico Fermi sorge in piazza Carlo Giacomini 24, nell’isolato compreso fra via Genova, via Giulio Biglieri e le vie Pietro Baiardi e Casimiro Sperino, nel quartiere denominato Nizza Millefonti, posto nel quadrante sud est di Torino. L’area rappresenta un brano complesso della storia torinese, che intreccia in modo intrinseco e singolare i caratteri distintivi dell’ambiente socio-economico e dei valori locali della Torino antica e recente.
La storia della scuola - il progetto è datato 1961 - può essere ricostruita a partire dalla transizione della Torino di inizio ‘900, ancora fortemente ancorata al disegno urbano sabaudo, verso la Torino post bellica, maggiormente aperta al territorio, razionalista ed industriale, anticamera ed eredità della città attuale.

mappa seicentesca del sito

Il progetto ( I )

Il filo conduttore che ha determinato le scelte progettuali adottate nasce da un attenta analisi della storia del quartiere e della scuola Fermi, testimone e custode della “memoria sociale collettiva”. Per potenziarne il ruolo di polo culturale, di centro civico fortemente innovativo, aperto alla comunità, occorre partire dagli elementi significativi di contatto con il quartiere: la palestra, la biblioteca, la sala polifunzionale, la mensa e il cortile. L’attenta lettura delle criticità e dei nodi da risolvere, contenuti nello studio di fattibilità, ha generato il percorso di carattere compositivo e di organizzazione degli accessi, degli spazi e delle modalità di utilizzo futuro da parte del quartiere e dei suoi abitanti. Accessi e continuità degli spazi di relazione: si mantiene lo storico accesso principale dalla piazza Giacomini, confermando le rampe e le scale esistenti, che consentono di accedere ai livelli dell’atrio principale (p.rialzato) e del livello seminterrato, vero fulcro spaziale visivamente aperto e permeabile di connessione con gli spazi della Palestra, del cortile interno, fruibile per spettacoli all’aperto,con l’inserimento di una tribuna (lato via Baiardi), della zona ristorazione con un area all’aperto dedicata (spazio del gusto e dei sapori), della biblioteca e sala polifunzionale, dell’area insegnanti, entrambi gli spazi in stretta connessione con le aree verdi di relazione ed un nuovo disegno della tribuna originaria e un allargamento degli spazi per attività didattico-ricreative all’aperto (lato via Sperino).

interno della molinetta (Mulino)

Il progetto ( II )

Per l’accesso veicolare e i parcheggi destinati alla comunità scolastica, ai visitatori e al carico-scarico derrate (mensa) si è inglobato integralmente l’area posta in direzione est (via Sperino). Al piano dell’atrio, riorganizzato spazialmente con l’inserimento del nuovo vano ascensore, a fianco della scala esistente, si accede alla tribuna della palestra, ai laboratori dell’espressività (manica lato via Genova) e ai cluster (manica nord-est e sud). Al piano superiore sono localizzati rispettivamente nelle maniche nord-est e sud, i cluster, il laboratorio dell’espressività e l’orto didattico (terrazza ovest). La copertura della palestra diventa praticabile per attività e percorsi all’aperto. Al piano interrato si mantengono i locali tecnici e i rispettivi accessi. Per consentire in orari extra-scolastici l’utilizzo di alcune strutture alla comunità esterna, si sono individuati degli accessi dedicati accessibili ai portatori di disabilità: ingresso palestra lungo la via Baiardi, ingresso ai locali di servizio alla mensa per il carico e scarico derrate (via Sperino, con parcheggio dedicato), ingresso alla biblioteca e ricevimento insegnati(lato via Sperino).

Sezione del Progetto

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