L'attuale manifattura , localizzata nel quartiere Regio Parco, sorge sulle rovine del "Viboccone", antica reggia testimonianza del potere sabaudo , attribuita ad Ascanio Vitozzi con successive riplasmazioni attribuibili a Carlo di Castellamonte. Iniziata nel 1768 e ultimata nel 1789 , subì nel corso del tempo, significative e numerose trasformazioni. Le strutture attuali risalgono al tardo ottocento; lo sviluppo del complesso manifatturiero incise profondamente sulla configurazione urbanistica del tessuto urbano, determinando una crescita consistente dell’intero borgo. Lo sviluppo di nuove tecnologie portò ad un ulteriore ampliamento della manifattura nel periodo compreso dal 1917 al 1924, che divenne una vera e propria comunità autonoma. Nella primavera del 1996 la manifattura tabacchi cessa la propria attività lasciando in eredità involucri edilizi vuoti e abbandonati.
Le grandi trasformazioni urbane che hanno caretterizzato Torino in questi ultimi anni, hanno dato maggior visibilità alla città sul pacoscenico internazionale, mutandone profondamente l’immagine consolidata, da città della produzione industriale a città della sperimentazione tecnologica del terziario avanzato e della promozione e produzione culturale declinata nei molteplici aspetti, dall’arte contemporanea, al cinema , al turismo culturale, congressuale ed enogastronomico. L’approvazione della Variante 200 al P.R.G.C che determinerà una ulteriore e profonda trasformazione del quadrante Nord-Est della città nei prossimi anni, ci è parsa una straordinaria occasione per sviluppare un tema progettuale, da tempo pensato e immaginato, la creazione della città della musica. Una struttura complessa e articolata, un sistema integrato di spazi, attrezzature e luoghi declinato intorno al mondo variegato e multiforme della musica. Dalla produzione all’ascolto, dalla vendita all’esposizione e al restauro degli strumenti;dalla ricerca musicale allo studio del suono e delle attrezzature tecnologiche e dei materiali. Dalle foresterie per musicisti e artisti, alla sala per i concerti di musica contemporanea, attualmete priva di spazi dedicati, al museo interattivo e multimediale della musica e degli strumenti musicali.
La città della musica é pensata come un nuovo polo culturale ed economico della città a scala sovra locale capace di attrarre nuove professionalità creative e attività culturali, commerciali, produttive, artigianali di servizio e residenziali di qualità, trasformando e riqualificando il tessuto urbano esistente, attraverso un elemento unificante: la musica. Le indicazioni del PRG, prevedono per l’area l’insediamento di spazi destinati all’università. A seguito dell’acquisto da parte del Comune di Torino della ex fabbrica privata FIMIT, retrostante la manifattura tabacchi e ubicata nel parco fluviale La Colletta si prevede un ipotesi di progetto di trasferimento della SUISM (Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie) di Torino, attualmente dislocata in diverse sedi, concentrando così in un unico complesso le varie discipline.
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