La costruzione della caserma di cavalleria, è connessa alla localizzazione di Piazza d’Armi realizzata in stile eclettico fra il 1905 e il 1910. La caserma Tommaso Morelli di Popolo si caratterizza per i padiglioni distribuiti intorno al cortile mentre la palazzina di comando insiste sul corso principale e ha un forte impatto architettonico essendo arricchita da elementi decorativi di pregio, come solitamente avviene nelle caserme di inizio Novecento. L’insieme degli edifici si estende su una vasta area delimitata ad Ovest dal corso Galileo Ferrarsi e ad Est dal Corso Unione Sovietica. I corpi di fabbrica interessati dall’intervento di ristrutturazione sono situati in adiacenza al muro di recinzione dell’intera area prospiciente il Corso Galileo Ferrarsi e localizzati planimetricamente in posizione baricentrica rispetto all’insieme dell’edificato complessivo. La situazione esistente delle volumetrie oggetto dell’intervento di ristrutturazione presentava diverse criticità:
● L’edifico centrale occupato dai locali destinati alla cottura dei pasti, lavaggio stoviglie, macelleria, magazzino derrate e ufficio richiedeva un totale adeguamento alle normative antincendio e un rifacimento impiantistico
● Gli accessi ai due corpi di fabbrica destinati ai locali mensa-truppa, localizzati ai due lati dell’edificio cucina a “cielo libero”, privi di alcuna protezione contro le intemperie, rendevano problematico sia l’accesso ai locali che la fruizione del vitto da parte della truppa
Il progetto complessivo di ristrutturazione ha dovuto affrontare due temi distinti:
● La necessità di dover adeguare gli spazi, le finiture, gli impianti tecnologici e i presidi di sicurezza antincendio riferiti all’insieme degli edifici esistenti
● La necessità di dover inserire un nuovo edificio-galleria addossato al muro d’ambito delle volumetrie esistenti, per consentire un accesso protetto alle cucine posizionate centralmente e ai locali mensa posti ai due lati adiacenti
Il tema dell’inserimento di una nuova volumetria all’interno di un sistema edilizio consolidato, caratterizzato in questo caso da un architettura eclettica riferita al primo decennio del novecento, è stato declinato cercando una mediazione compositiva che dialogasse con le volumetrie esistenti, connotate nell’impaginazione delle facciate, da stilemi tipici del linguaggio eclettico: zoccolature in pietra, bugnati e fasce marcapiano, decorazioni a coronamento delle aperture, timpani con cornicioni aggettanti.
Il nuovo volume, affianca inglobandolo, il fronte sulla piazza d’armi. Il sistema costruttivo riprende, nell’articolazione della nuova facciata, alcuni elementi architettonici di carattere eclettico: lo zoccolo di ancoraggio al suolo in pietra, il bugnato sovrastante di delimitazione della galleria di accesso ai locali cucina e refettorio, le pilastrature in bugnato e seduta aggettante in pietra che segnano il ritmo complessivo della nuova composizione. Le grandi aperture vetrate a scorrimento orizzontale, illuminano naturalmente lo spazio di transizione tra il nuovo ed il vecchio edificio e consentono un microclima ideale nella stagione calda. Si è enfatizzato l’accesso centrale di separazione dei flussi in entrata alle cucine e ai locali refettorio adiacenti , con l’inserimento di un “avancorpo – bussola” in metallo e vetro. Le coperture del nuovi volumi sono state eseguite in struttura metallica ( travi reticolari ancorate alle pareti d’ambito esistenti e ai nuovi pilastri in muratura) e sovrastante pannello isolante con finitura in rame.
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